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La Sacrestia e il Convento

  La Sacrestia fu costruita all’inizio dell’Ottocento grazie ad una donazione fatta da Giuseppa Da Bagnano.

  La volta del soffitto, raffigurante ‘’San Giuseppe in Gloria’’ fu affrescata nel 1826 da Raimondi Zabagli, discepolo del Benvenuti.

  Nella parete di fondo, un dipinto a tempera, attribuito allo stesso Zabagli o al suo discepolo Giuseppe Macchetti, rappresentante a mezzo busto S.Teresa D’Avila con la scritta ‘’Aut pati aut mori’’.

  Il Convento fu eretto nel corso del quattrocento. Originariamente si trattava di un Convento porticato che serviva come luogo di sosta, di riparo e di riposo ai molti pellegrini che visitano la Chiesa. Oggi, il Convento non appare più come fu realizzato poiché, nel corso del tempo, ha subito numerosi interventi. Durante i lavori di restauro del 1967, ad esempio, fu ritrovato e parzialmente rimesso in luce l’originario portico, le cui colonne sono visibili anche all’interno dell’edificio e che, a differenza di quelle dei portici laterali, risultano basse e grevi. 

Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
Foto di Paolo Menchetti
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